AlluminioPensiero
Pervade e invade. Nell’arte, nella moda, nell’industria, nel design e nell’architettura. L’alluminio continua ad avanzare nella conquista del mondo. Celebri stilisti hanno scelto questo metallo per corpetti e nuove “stoffe”, o addirittura hanno preferito usare l’alluminio per produrre i tacchi delle scarpe e le borsette anodizzate. Facile da usare per la sua malleabilita’ e per la sua economicita’ nell’essere riciclato, l’alluminio, dall’inizio del secolo scorso, e’ riuscito a imporsi sul mercato. Gia’ nel 1906, a Vienna, e’ stata costruita la Postal Saving Bank, il primo edificio interamente in alluminio. Poco dopo, nel 1933, Marcel Breuer vinse un importante premio per aver realizzato, con questo leggero metallo, una bellissima sedia.
La storiadell'alluminio
L’alluminio era già conosciuto fin dall’antichita’, ma la sua diffusione nel mondo è iniziata molto più tardi con le scoperte Humphry Davy.
Dopo la presentazione all’esposizione Universale di Parigi nel 1855 l’alluminio leggero, duttile, dal colore caldo e lucente si affaccia con discrezione nel design, nell’oggettistica e perfino nella gioielleria.
Ma è nel ‘900 che accanto alle tante realizzazioni industriali esplode in tutta la sua bellezza, una forma d’arte vera e propria – soprattutto in America dove ha inizio una copiosissima produzione di oggetti per la casa realizzati quasi in sostituzione dell’argento da artisti di valore che mettono la loro creatività , la loro fantasia , la loro originalità al servizio del “metallo del futuro “.
La storiadell'alluminio
Nel vintage troviamo scatole, bicchieri, piatti da portata che sono vere e proprie sculture, casseruole, legumiere, brocche. Alcuni di questi oggetti hanno continuato a essere riprodotti per anni fin quasi ai giorni nostri. Quasi tutti hanno un marchio riconoscibilissimo o una firma.
L’Inghilterra non è da meno: scatole bellissime e riccamente ornate, barattoli insoliti, piatti in fusione d’alluminio spesso datati ( uno dei primi porta la data 1910 ) teiere incise, talvolta con una data che ricorda qualche avvenimento particolare. Famoso il servizio da the di Piquot Ware, con vassoio in formica e manici in legno ( anni ‘30-’40 ) esposto anche al museo di Arte Moderna di New York.
Molto belli anche i coperchi copri vivande così massicci da ricordare il peltro e l’infinita varietà di stampi da budino floreali, geometrici o animalier.
La Francia annovera nella sua produzione ricercata ed elegante barattoli per cucina in puro stile liberty o decò , pentole graziosissime di forma insolita e con manici in bachelite nera o rossa, piccoli colini e sottopentole, eleganti porta cipria. Ma soprattutto i vasi e le scatole con fiori, foglie o frutta in forte rilievo, tutti firmati in diagonale (come i vetri di Gallè )datati circa 1930, piuttosto rari e difficili da trovare rappresentano per il collezionista una piacevolissima scoperta.
La storiadell'alluminio
Molto belli anche i coperchi copri-vivande così massicci da ricordare il peltro e l’infinita varietà di stampi da budino floreali, geometrici o animalier.
La Francia annovera nella sua produzione ricercata ed elegante barattoli per cucina in puro stile liberty o decò , pentole graziosissime di forma insolita e con manici in bachelite nera o rossa, piccoli colini e sottopentole, eleganti porta cipria. Ma soprattutto i vasi e le scatole con fiori, foglie o frutta in forte rilievo, tutti firmati in diagonale (come i vetri di Gallè) dei primi anni del ‘900, piuttosto rari e difficili da trovare rappresentano per il collezionista una piacevolissima scoperta. L’alluminio per uso casalingo si diffonde in tutto il mondo. Mille esempi: la serie di pentole semplicissime con i manici in ferro nero prodotte in Israele (anni ‘50), il piatto russo, la scatolina messicana, l’interessante minuscolo servizio da caffè da campeggio o da viaggio che proviene dall’Ungheria, la coppia di barattoli belgi con il pomolo del coperchio in porcellana. Un mondo di forme, di idee, di utilizzi.
La storiadell'alluminio
Negli stessi anni l’Italia vanta una produzione vastissima anche se di aspetto più povero – non ha le importanti decorazioni dell’alluminio americano o inglese ma si presenta con un’infinita varietà di forme e soggetti. La fantasia si sbizzarisce nel decoro dei barattoli zucchero-caffè onnipresenti nelle cucine della prima metà del secolo, nelle infinite quantità di forme da budino con particolare interesse per i pesci. Questi stampi prima solidi e robusti diventano sempre più sottili, quasi una lamina, negli anni dell’autarchia e della guerra. Ma il decoro è sempre piacevole e bene eseguito. Vi sono però anche pezzi importanti: una zuppiera con coperchio e sottopiatto e con i manici in porcellana bianca , copia povera di quella in argento delle tavole eleganti. Una gelatiera, una “napoletana” di grandi dimensioni anche questa con manici in porcellana bianca. Al decoro della casa si aggiunge il decoro della persona. Un posto particolare va riservato ai gioielli.
La storiadell'alluminio
La statua di Anteros a Piccadilly Circus, a Londra,
è stata realizzata nel 1893
ed è una delle prime statue in fusione di alluminio.